Bollette, scattano gli aumenti per elettricità e gas

Il governo rinvia a fine giugno l’obbligo per i condomini di adeguarsi alle nuove norme per il risparmio di energia.

Scattano i rincari di fine anno per le bollette di luce e gas: per i prossimi tre mesi, sul mercato tutelato, le famiglie e le partite Iva pagheranno lo 0,9 per cento in più per l’elettricità, mentre per la fornitura di metano il rincaro è più consistente, pari al 4,7 per cento.

Gli aumenti annunciati ieri (che si sommano all’aumento del gas che si era già verificato a settembre), riducono i risparmi accumulati nei trimestri precedenti. Per cui nell’ultimo anno, la spesa per luce e gas da parte delle famiglia è rimasta pressoché invariata. Considerando il periodo che va dal 1 aprile 2016 al 31 marzo 2017 (quando terminerà il trimestre per cui sono state appena annunciate le tariffe) la spesa per l’elettricità a carico della famiglia tipo sarà attorno a 498 euro, in calo dell’1,5% rispetto a un anno prima, con un risparmio di appema 8 euro. Mentre per il gas (raffrontando gli stessi periodi), la spesa complessiva sarà pari a 1.022 euro, con calo del 6,5% e un risparmio di 71 euro.

Per colpa della Francia. A cosa sono dovuti gli aumenti? Sulle bollette della luce, cominciano a sentirsi gli effetti di quanto sta accando sul mercato elettrico europeo. Da un paio di mesi, la Francia ha fermato più di un terzo delle sue centrali atomiche (21 su 58) per controlli alle strutture che proteggono il nocciolo dei reattori. La Francia ha cominciato così a importare energia dai paesi confinanti, tra cui l’Italia, facendo salire i prezzi.

Per il gas, gli aumenti sono legati “alla crescita della componente ‘materia prima’, ovvero all’aumento delle quotazioni del gas attese nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre, anche per effetto della maggiore domanda dei mesi invernali”, come si legge nel comunicato dell’Autorità per l’energia, l’ente responsabile nel fissare i prezzi ogni tre mesi.

Consumatori all’attacco. Negativo il commento delle associazioni dei consumatori e non avrebbe potuto essere diversamente. L’Unione nazionale consumatori ha calcolato i rincari prendendo in esame solo il 2017, per una famiglia tipo significa pagare 4,5 euro in piu’ per la luce e 48 euro in piu’ per il gas. Il Codacons chiede al governo di abbassare il carico fiscale delle bollette: solo per il gas – ha calcolato il Codacons – il peso delle tasse raggiunge il 53,5% nella classe di consumo intermedia (525-5.254 metri cubi), e addirittura arriva al 71,9% nella classe piu’ elevata (oltre 5.254 metri cubi, per lo piu’ riscaldamenti centralizzati), contro una media Ue rispettivamente del 39,5% e del 45,1%.

Arriva il mercato libero. E’ bene ricordare che questo sistema di calcolo delle tariffe potrebbe andare presto in pensione. Il decreto Concorrenza, poi affossato, prevedeva la fine del regime tutelato con il primo gennaio 2018. Ora bisognerà capire le intenzioni del governo Gentiloni. Quando accadrà, tutti i consumatori saranno obbligati a lasciare il mercato tutelato e passare al mercato libero. In pratica, scegliersi un gestore in base alle offerte più convenienti. Esattamente come funziona già per la telefonia.

Il regime transitorio. In previsione di questo passaggio, l’Autorità per l’energia ha pensato a una offerta per così dire transitoria. Da gennaio parte l’offerta scontata “Tutela Simile” per le famiglie e le piccole imprese ancora in regime di maggior tutela. Come funziona? Si potrà scegliere il nuovo meccanismo transitorio istituito dall’Autorità dell’Energia che permette di aderire, solo attraverso l’apposito sito web, a un’offerta di mercato libero, ma con una struttura contrattuale in verità alquanto complicata, differenziata solo nel prezzo, pari a quello della maggior tutela scontato del bonus “una tantum” che i diversi operatori hanno proposto.

Sono circa 30 le aziende fornitrici ammesse alla Tutela Simile, le quali propongono uno sconto medio annuo per i clienti domestici intorno ai 50 euro (per una possibile riduzione di circa il 10% della spesa annua, al lordo delle tasse, della famiglia tipo). Lo sconto medio per i non domestici invece è intorno a 80 euro.

Condomini, rinvio a giugno. In campo energetico, un’altra notizia che interessa le famiglie arriva dal Governo. Il Consiglio dei ministri ha disposto il rinvio al 30 giugno 2017 del termine – precedentemente fissato al prossimo 31 dicembre – entro cui nei condomini occorre installare sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore, previa verifica che questa installazione determini efficienza di costi e risparmio energetico. Soddisfazione da parte di Confedilizia che pochi giorni fa aveva lanciato un appello per segnalare che “in molti edifici non è stato possibile adempiere a quanto imposto dalla legge a causa del ritardo con cui è stato approvato il decreto che ha modificato le regole applicabili e dell’impossibilità materiale, per le imprese, di soddisfare le innumerevoli richieste”. Con il conseguente rischio dell’applicazione di sanzioni – da 500 a 2.500 euro per ciascuna unità immobiliare – nei confronti dei proprietari di casa.

Luca Pagni – La Repubblica, 29-12-16